FONDAZIONE PESENTI ETS

Si conclude con un bilancio molto positivo il progetto a Scuola in Europa

Si è conclusa l’esperienza di studio all’estero degli studenti di Istituti Tecnici e Professionali che hanno preso parte al progetto “A scuola in Europa”. Promosso da Intercultura e sostenuto da Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti, Fondazione Agnelli e UniCredit Foundation, il progetto prevedeva quindici borse di studio per programmi trimestrali di studio in Belgio fiammingo, Francia, Repubblica Ceca, Serbia e Svizzera, durante l’anno scolastico 2022-2023.

Destinatari del progetto sono stati gli studenti meritevoli residenti in Campania, Lombardia e Piemonte, iscritti alla classe terza presso Istituti Tecnici e Professionali e con reddito familiare fino a 65.000€. Caratteristica distintiva del progetto è quella di rivolgersi esclusivamente agli studenti degli indirizzi tecnici e professionali che, in generale, hanno minori occasioni di svolgere esperienze significative di studio all’estero, di conoscenza e confronto con realtà diverse.

I borsisti sono partiti tra fine agosto e inizio settembre per la loro esperienza di tre mesi all’estero, e prima di rientrare in Italia hanno preso parte ad un campus finale a Bruxelles insieme ad altri 200 ragazzi, provenienti da tutto il mondo, che hanno partecipato ai programmi trimestrali in circa 20 Stati europei. Nella “Capitale d’Europa” gli studenti hanno visitato il Parlamento Europeo e i principali luoghi d’interesse, prendendo parte ad attività in lingua inglese e riflettendo insieme sull’esperienza vissuta, sull’apprendimento interculturale e sulla cittadinanza globale. I programmi trimestrali rientrano infatti nel progetto PEACE (acronimo di Peace in Europe and Asia through global Citizenship Education) coordinato dall’EFIL (European Federation of Intercultural Learning, federazione delle principali organizzazioni AFS europee e mediterranee), che prevede attività di approfondimento e confronto sul tema dell’Educazione alla cittadinanza globale, con iniziative diverse a seconda di ogni Paese.

Il bilancio del progetto è assolutamente positivo e gratificante, come confermano gli stessi borsisti in alcune dichiarazioni che riteniamo significativo riportare.

 

 

Antonio Laudisio di San Valentino Torio (SA), iscritto all’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di Sarno (SA) ha trascorso tre mesi nel Belgio fiammingo: “Abito nel centro di Anversa, una città stupenda con una storia bellissima: forse la città più bella in Belgio. Per me ha rappresentato un grande cambiamento passare dal mio paesino di 10mila abitanti in Italia a una città con mezzo milione di abitanti. Devo dire però che mi trovo benissimo e mi sono già ambientato in questa nuova realtà”.

Rocco Tedesco di Sant’Egidio Del M. Albino (SA), iscritto all’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di Angri (SA) ha trascorso tre mesi in Serbia: “Io mi trovo nella città più a nord della Serbia, Subotica. La mia scuola qui in Serbia è molto grande e ben organizzata: gli orari di lezione si dividono in mattina e pomeriggio, io ho il turno di pomeriggio che inizia alle 13 e finisce alle 18:50. La scuola ha anche una fattoria per veterinaria e un vigneto, una piantagione di mele e una di prugne: per chi, come me, fa l’indirizzo agrario è un ottimo modo per sviluppare le mie conoscenze. È molto bello perché andiamo 2 giorni a settimana per mettere in atto quello che impariamo, cosa che purtroppo non è possibile nella mia scuola in Italia, non avendo a disposizione tutto questo spazio. Qui sto imparando tantissime cose che altrimenti non capirei, soprattutto grazie alla pratica”.

Alessia Musto di Forino (AV), iscritta all’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Manlio Rossi Doria (indirizzo Professionale Alberghiero) di Avellino ha trascorso tre mesi in Francia: “Bonneville è accogliente e ha molte montagne attorno, e questo mi permette di fare tante passeggiate nel week end con la mia famiglia ospitante. Le lezioni mi piacciono tutte. in particolare ricordo la prima volta che sono andata in cucina e ho scoperto la cucina francese! Sto imparando anche a lavorare perché, dato che la scuola ha anche un hotel, le pietanze che cuciniamo vengono servite alle persone che pernottano. E questo ci dà molte soddisfazioni, visto che spesso abbiamo un riscontro dai clienti”.

 

Favorire la mobilità studentesca internazionale, tramite l’istituzione di borse di studio riservate a giovani meritevoli con limitate possibilità economiche, significa diffondere l’educazione interculturale e l’apertura della scuola ad obiettivi internazionali. Si tratta di un investimento sui cittadini di domani, sui giovani meritevoli e provenienti da situazioni economiche svantaggiate. Ciò permetterà di accrescerne le competenze, offrire loro un reale vantaggio competitivo, contribuire a una migliore classe dirigente, una società forte, coesa e consapevole.


Intercultura

La collaborazione tra la Fondazione Pesenti e Intercultura è iniziata 13 anni fa e ha consentito fino a oggi a circa 50 studenti di trascorrere un periodo all’estero in Paesi del mondo diversi, sia culturalmente che nell’approccio formativo, partendo dalla convinzione che la contaminazione di culture, esperienze e valori sia l’esperienza formativa più significativa possibile per qualsiasi ragazzo.