Start Cup Bergamo 2022, XII Edizione | Premiate le migliori idee d’impresa.
StartCup, Premio speciale Fondazione Pesenti a ValeU, un brand che punta alla vendita di hijab e camicie etniche di tendenza, promosse tramite una community di donne che condividono la propria storia contribuendo a rendere il marchio qualcosa di più di un semplice brand di abbigliamento.
Primo premio assoluto a SIEve un progetto innovativo che ha l’obiettivo di rivoluzionare il trattamento delle acque reflue.
Alla gara di idee promossa dall’Università degli Studi di Bergamo premiata anche First down – Il fantacalcio del Football americano.
30 settembre 2022 – Il progetto presentato da Navera Naveed e Mame Maty Gning si è aggiudicato il premio Speciale Fondazione Pesenti conferito alla proposta con il più elevato impatto sociale, tra quelle presentate allo Start Cup Bergamo 2022, che si è concluso oggi premiando i migliori tra i 17 progetti arrivati alla fase finale.
Giunta alla sua XII Edizione, Start Cup Bergamo è il progetto di formazione imprenditoriale e di sviluppo di idee d’impresa ad alto contenuto innovativo dell’Università degli studi di Bergamo che Fondazione Pesenti supporta dal 2018. Start Cup Bergamo 2022 è articolato in due fasi consecutive: Start Cup School e Start Cup Competition. Durante le settimane di luglio della School i partecipanti hanno ricevuto una formazione multidisciplinare grazie a una faculty proveniente dai diversi dipartimenti dell’Università e acquisendo le competenze fondamentali per lo sviluppo di un progetto imprenditoriale. Vi sono stati inoltre numerosi incontri con imprenditori ed esperti, favorendo la creazione e lo sviluppo di nuove relazioni. Le idee dei team degli studenti sono maturate, cresciute e si sono perfezionate.
Oggi si è tenuto l’evento conclusivo, la Competition, in cui i team finalisti si sono sfidati per convincere la Giuria e gli investitori della validità e fattibilità delle loro idee di business. Durante l’evento gli studenti, i docenti e gli ospiti hanno, inoltre, dialogato sul tema della crescita d’impresa e degli ecosistemi dell’innovazione a favore dei giovani con Emna Neifar, Chief Commercial Officer di Cortilia (startup nata nel 2013, principale mercato virtuale per la consegna di frutta e verdura a Km0), e Alessandro Giudici, Professore di Strategia presso la Bayes Business School, City, University of London.
Il premio Speciale Fondazione Pesenti: al progetto con il più elevato impatto sociale
Il premio Speciale Fondazione Pesenti per il “progetto con elevato impatto sociale” va a ValeU, di Navera Naveed e Mame Maty Gning, che si aggiudica anche il secondo posto del podio. ValeU è un brand punta alla vendita di hijab e camicie etniche di tendenza, promosse attraverso i canali social, tramite una community di donne che condividono la propria storia contribuendo a rendere il marchio molto più di un semplice brand di abbigliamento. Ciò sarà possibile grazie al suo impatto sociale, affinché anche il mercato italiano possa rispondere pienamente alle esigenze di comunità in continua crescita.
L’idea nasce dalla mancanza di figure di riferimento per le ragazze hijabi e nere le quali quotidianamente incontrano numerosi ostacoli spesso dovuti a pregiudizi culturali, quest’ultimi associati anche alla scarsa varietà di brand italiani che offrano prodotti indispensabili come hijab (veli) e quelli che soddisfino il profondo bisogno di appartenenza tramite abbigliamento etnico che sia al tempo stesso anche al passo con le ultime tendenze.
Il nome ValeU racchiude perfettamente gli obiettivi del brand: la valorizzazione e l’espressione di sé stessi e dei propri valori tra cui la modestia, la tradizione, l’empowerment femminile e la preservazione della propria identità. Un brand italiano che possa offrire un’ampia gamma di hijab e camicie etniche dallo stile contemporaneo a portata di tutti e, attraverso proprie campagne pubblicitarie, promuovere storie di successo di donne sia Hijabi che nere, affinché il target audience si identifichi nel brand.
Il modello di business sarà un B2C basato completamente su piattaforma e-commerce tramite il quale verranno forniti ai clienti prodotti come Hijab e Camicie etniche realizzate da aziende etiche e sostenibili. Un business model affine ha già ottenuto un grande successo come nel caso di “Vela scarves” e “D’IYANU” negli USA, “Joray Fashions” e “Baraa Innocence” in Germania, “Madina Paris” e “Adama Paris” in Francia. Si punta dunque a colmare questo gap anche in Italia affinché i giovani di seconda generazione possano percepire l’inclusività anche attraverso la moda.
Il primo premio assoluto è stato vinto da SIEve, di Yuri e Jessica Serra, un progetto innovativo che ha l’obiettivo di rivoluzionare il trattamento delle acque reflue. Le acque reflue contengono molte specie ioniche inquinanti, dai metalli pesanti all’ammonio e anioni vari quali solfati, fosfati e nitrati; attualmente queste specie inquinanti vengono rimosse in più fasi con soluzioni che impoveriscono le acque dall’ossigeno. Nel contesto degli SDG e di Agenda 2030, SIEve svilupperà una soluzione ingegnerizzata secondo i principi dell’economia circolare, che consentirà di accorpare diverse fasi dei trattamenti secondario e terziario.
Nello specifico, sarà in grado di rimuovere specie anioniche, cationiche, ridurre drasticamente la carica microbiologica e degradare alcune classi di farmaci. Il filtro impiegherà in parte la tecnologia a scambio ionico, utilizzando un materiale innovativo sintetizzato a partire dal fango rosso, la scoria generata dalla lavorazione dell’alluminio, che attualmente viene stoccata in depositi a cielo aperto, presentando un elevato impatto ambientale. L’impianto consentirà di effettuare il trattamento in continua e, grazie alla geometria del materiale, verrà garantito un alto flusso di trattamento.
SIEve si rivolge al mercato primario delle società di trattamento acque, alle quali fornirà anche servizi quali consulenza, progettazione e valorizzazione degli impianti esistenti, sistemi di rigenerazione in situ dei filtri e ritiro a costo zero del prodotto esausto rivenduto come “filler” inerte, fonoassorbente e termoisolante all’industria edile (mercato secondario). Il gruppo proponente è un family business composto da fratello e sorella, Yuri e Jessica Serra, Yuri è ingegnere e scienziato dei materiali e ricoprirà il ruolo di CEO e CTO, Jessica è ingegnere gestionale specializzata in economia circolare e ricoprirà il ruolo di COO.
Il terzo gradino del podio è stato conquistato infine da First down – Il fantacalcio del Football americano di Davide Vismara, Filippo Radice, Silvio Vismara e Fabio Procopio. Il football americano è uno sport di nicchia che ha bisogno di notorietà, soprattutto in Italia. L’obiettivo del progetto è far conoscere questo sport e aiutarlo a svilupparsi nella comunità europea. Attualmente gli unici fantasy football al mondo riguardano la NFL (lega degli USA), ma è stato identificato un grosso potenziale nella fascia dei giocatori europei appassionati di football che sarebbero interessati ad avere una propria community e un proprio fantasy football (equivalente del famoso fanta-calcio).
A chiusura dell’incontro è intervenuto il Rettore, prof. Sergio Cavalieri: “Apprezzo particolarmente il contributo di Start Cup Bergamo al disegno di un nuovo modello di ‘Entrepreneurial University’, che intendiamo portare avanti nei prossimi giorni attraverso la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi extracurriculari miranti a incentivare una cultura imprenditoriale nei nostri giovani. La giornata odierna non segna pertanto la conclusione di Start Cup Bergamo 2022, quanto l’avvio di un progetto che estenda tale contributo a tutti gli studenti, declinando la sfida della formazione imprenditoriale in specifici ambiti, come la salute, la digitalizzazione, la transizione ecologica. I prossimi mesi saranno dedicati alla messa a punto di questo nuovo progetto; per fare questo, l’Ateneo si fa forte del contributo di tutte le aree scientifiche e disciplinari presenti al suo interno, ma anche di tutti i player dell’ecosistema dell’innovazione (imprese, associazioni, enti) con i quali possiamo già vantare dei consolidati rapporti di collaborazione.”
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