FONDAZIONE PESENTI ETS

Il racconto di Simona Giupponi dagli USA – I trimestre

Il racconto di Simona Giupponi: da San Giovanni Bianco (BG) a Grove city – Ohio (USA) per un anno con Intercultura e il supporto di Fondazione Pesenti.

I TRIMESTRE: SETTEMBRE – NOVEMBRE 2020

I rapporti con la famiglia ospitante – I rapporti con la famiglia ospitante sono fantastici; sono molto simpatici, aperti al dialogo e al confronto. Mi aiutano quando ne ho bisogno lasciandomi sempre un po’ di autonomia. La host-mum, fin dal primo giorno mi ha chiesto se poteva correggermi sia nella pronuncia, sia nella formazione delle frasi, sempre che io non mi offendessi, e, ovviamente, ho accettato. Sono anche un pochino “pazzi” (passatemi il termine), nel senso che amano scherzare e sono molto sarcastici. Mi hanno accolta a braccia aperte sin dal primo giorno e mi trattano come se fossi figlia loro; si vede che mi vogliono molto bene.

I rapporti con la comunità ospitante e gli amici – I rapporti con la comunità sono tutti positivi. Data la situazione sanitaria, non ho avuto la possibilità di muovermi da sola e fare esperienze. Comunque, una sera a settimana frequento un gruppo di giovani in quello che noi chiamiamo oratorio e ci divertiamo facendo giochi di società, cantando oppure discutiamo su un argomento. Mi piace tanto questo gruppo perché sono sempre disponibili, pronti ad aiutare il prossimo. Inoltre, non mi hanno fatta sentire un’estranea, ma mi hanno accolta. Di amici per ora ne ho due. Li ho incontrati a scuola e devo dire che mi hanno dato un grande aiuto sin dal primo giorno. Una delle due, non appena ha saputo del mio arrivo, senza neppure conoscermi, mi ha riservato un posto della mensa accanto a lei.

L’inserimento e l’andamento scolastico, sia da un punto di vista del profitto che delle relazioni personali con insegnanti e alunni – L’inserimento a scuola è stato abbastanza rapido e naturale. Ho capito subito come mi dovevo muovere per seguire la lezione; qui ogni ora si cambia aula. Sono infatti gli alunni a spostarsi, non i professori. I corsi non sono molto affollati; si va da un minimo di 6 a un massimo di 12 alunni per corso.
Per quanto riguarda l’andamento scolastico, le materie sono tutte sullo stesso livello. Per ora ho A+ in tutte le materie. Il rapporto con gli insegnati è totalmente diverso da quello che si ha in Italia. I professori vengono trattati con rispetto ma se si ha un problema se ne discute immediatamente e si cerca di risolvere qualsiasi disguido senza alcun timore. Proprio per questo non esistono consigli di classe, come invece avviene in Italia.

Le attività extrascolastiche – Per ora non ho trovato ancora nessuna attività extrascolastica che mi interessi anche perché ogni giorno finisco scuola alle 15 e 30 e devo tornare a casa a studiare, visto che ho bisogno di più tempo rispetto ai miei compagni americani per fare i compiti e studiare.

Le 3 cose che non dimenticherò mai (positive):
1. L’amore che la mia famiglia mi dà ogni giorno.
2. Le risate con i miei compagni e i momenti passati in allegria.
3. Il giuramento alla bandiera ogni giorno prima di iniziare le lezioni.

Le 3 cose che non dimenticherò mai (negative):
1. Il primo giorno di scuola, perché ero molto agitata
Per ora l’unica cosa negativa del mio percorso è questa.
Altro – aneddoti – Tutti i miei compagni mi hanno chiesto se l’italiano fosse una lingua e sostengono che la pizza migliore è la loro perché sono stati loro ad inventarla.

Foto

Foto con il Grinch
La mia host family
Io in spiaggia in Florida con la testa di sabbia di Mickey Mouse
La mia scuola
La città di Columbus.