FONDAZIONE PESENTI ETS

Il Racconto di Giulia Tagliaferri da Berlino – I trimestre

Il racconto di Giulia Tagliaferri: da Alzano Lombardo (BG) a Berlino, Germania per un anno con Intercultura e il supporto di Fondazione Pesenti.

I TRIMESTRE: SETTEMBRE – NOVEMBRE 2020

I rapporti con la mia famiglia ospitante – Nel giro di questi primi mesi trascorsi a stretto contatto con la mia famiglia ospitante, non posso dire altro se non che mi sto trovando davvero benissimo. I miei due genitori ospitanti sono molto gentili, disponibili e simpatici. Ho anche una sorella ospitante più piccola di me, con cui, nonostante la differenza di età, vado molto d’accordo e con cui spesso guardo i film. Nel tempo libero, la mia famiglia propone spesso attività divertenti e giochi. La cucina in particolare ci sta avvicinando sempre di più, mettendo ulteriormente in contatto le due culture.

I rapporti con la comunità ospitante e con gli amici – Come ho già detto, nel tempo libero, soprattutto nel weekend, la mia famiglia trova sempre qualcosa di nuovo da fare e questo comprende conoscere i loro amici. Spesso, quando possibile, ci si ritrova a bere una tazza di tè e a fare giochi da tavolo: attività molto amata anche dagli adulti, che diventano estremamente competitivi, quando si tratta di giochi. Per quanto riguarda gli amici della mia età, posso dire di ritenermi soddisfatta. Mi sono inserita in un gruppo di sei ragazze e a scuola trascorro ogni minuto con loro, soprattutto nella pausa pranzo, quando abbiamo più tempo per parlare. Grazie alla mia mamma ospitante, ho conosciuto anche un’altra ragazza, con cui vado molto d’accordo, e un ragazzo che, come me, ama la pallavolo. Nonostante le restrizioni, che rendono tutto più complicato, riusciamo ogni tanto ad incontrarci e questo mi rallegra molto.

L’inserimento e l’andamento scolastico, sia da un punto di vista del profitto che delle relazioni personali con insegnanti e alunni – Nel complesso posso affermare di essermi inserita finalmente all’interno dell’ambiente scolastico. All’inizio non è stato facile, cosa dovuta principalmente dal fatto che non capivo molto di ciò di cui gli altri parlavano, ma ora sono contenta. Ho il mio gruppo di amiche e anche con gli altri
compagni mi trovo bene, visto che sono disponibili, anche se un po’ riservati.
La maggior parte degli insegnanti è comprensiva con me e mi aiuta quando non mi è chiaro qualcosa; inoltre la mia coordinatrice di classe è la persona di riferimento a cui posso rivolgermi in caso di necessità. Come ogni altro studente della mia classe svolgo verifiche e test e il mio rendimento è molto buono. La partecipazione durante la lezione è una parte fondamentale nel sistema scolastico tedesco, infatti qui le interrogazioni orali sono praticamente inesistenti. Cerco sempre di contribuire durante la lezione, anche se in materie come tedesco o politica lo trovo ancora complicato.

Attività extrascolastiche – Prima delle normative dovute all’attuale situazione sanitaria, mi allenavo regolarmente due volte a settimana con la squadra di pallavolo, sport a cui mi sono iscritta, e solitamente nel weekend si svolgevano le partite. Le mie compagne sono veramente simpatiche e, nonostante l’interruzione degli allenamenti, ogni mercoledì ci colleghiamo tutte quante e facciamo allenamento online.
Nel tempo libero sto anche imparando a suonare il pianoforte da sola, oppure, qualche volta, con la mia mamma ospitante, che si è offerta di aiutarmi quando è senza impegni.
Inoltre, una volta a settimana, dopo la scuola, aiuto un ragazzo più piccolo di me con i compiti di italiano. Infatti, nella mia scuola, ci sarebbe la possibilità di studiare italiano, ma io ho preferito concentrarmi sullo spagnolo, lingua che studio anche in Italia.

Tre cose positive che non dimenticherò mai
1. Sicuramente un evento che difficilmente dimenticherò è il primo incontro con la mia famiglia ospitante. Quel giorno di fine agosto, dopo aver viaggiato per ore con alle spalle pochissime ore di sonno, finalmente erano lì ad aspettarmi. Quella era la conferma che tutti gli sforzi fatti fino ad allora non erano stati vani.
2. Un altro fatto positivo è quello di aver conosciuto altre due ragazze, anche loro exchange students. Qualche volte ci capita di uscire insieme nel weekend end e, siccome una di queste due ragazze proviene dalla Thailandia, siamo “costrette” a comunicare in tedesco.
3. Infine, mi sembra la giusta scelta indicare come terzo evento il fatto di accorgermi giorno dopo giorno dei miei miglioramenti con la lingua tedesca. Capisco sempre di più quando gli altri parlano con me e dire ciò che penso non è più così difficile. È un grande traguardo per me ed è davvero gratificante quando che le persone intorno a me mi fanno notare come stia prendendo confidenza con il tedesco.

Le parole che più descrivono la mia esperienza fino a questo momento
Spirito di adattamento: in questi mesi ho capito quanto sia importante avere un carattere che si adatta facilmente a situazioni nuove. Per esempio, il fatto di vivere con una famiglia vegetariana ha stravolto la mia dieta, solitamente ricca di carne.
Indipendenza: anche se non è da molto che ho lasciato casa mia, mi sento già cambiata: sto diventando più indipendente. Quando ho un problema da affrontare non mi rivolgo più subito a degli aiuti, ma cerco di risolverli da sola e questo mi sta facendo crescere.

Foto della prima domenica dell’avvento. Abbiamo cucinato dei biscotti tipici ricoperti da cioccolato fuso, dopodiché abbiamo acceso una candela simboleggiante appunto la prima domenica dell’avvento. Inoltre
sul tavolo è presente uno “Nussknacker” (schiaccianoci)
Durante questi mesi ho avuto la possibilità di conoscere una ragazza, anche lei exchange student, proveniente dalla Thailandia. Nei weekend, quando è possibile, ci piace uscire insieme
Ecco uno dei miei monumenti preferiti di Berlino: la porta di Brandeburgo