FONDAZIONE PESENTI ETS

Mostra “Raffaello e l’eco del mito”

Milano, 1 dicembre 2017 – è stata presentata oggi, presso La Triennale di Milano, la mostra “Raffaello e l’eco del mito” in programma dal 27 gennaio alla GAMeC di Bergamo, con la Partecipazione di Giorgio Gori Sindaco di Bergamo e Nadia Ghisalberti Assessore alla Cultura.

 

Fondazione Pesenti supporta questo nuovo progetto della Fondazione Accademia Carrara Bergamo realizzato in collaborazione con la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e in coproduzione con Electa/Marsilio.

 
 
 
 


 
 


 
 


 
 

Partendo dal San Sebastiano dell’Accademia Carrara, l’esposizione – a cura di M. Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio – racconta la formazione del maestro urbinate, la sua attività e la sua fortuna.

 

Preziose opere di Raffaello in prestito dai più importanti musei del mondo, tra cui la National Gallery di Londra, il Staatliche Museen zu Berlin – Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo, dialogheranno con grandi maestri dal ‘400 ai giorni nostri.

 
 


 

 
 


 
 

 
 


 
 

 
 


 
 

Oltre venti lavori originali di Raffaello, opere di Memling, Berruguete, Perugino, Pintoricchio, Signorelli, per citarne alcuni, ricostruiscono con rigore uno spettacolare contesto culturale di altissimo profilo, offrendo al visitatore un percorso emozionante che restituisce Raffaello alla dimensione più alta del mito.

 
 


 
 

 
 


 
 

Il percorso espositivo si completa di un corpus scelto di opere del Novecento e del XXI secolo realizzate dagli artisti che meglio ne hanno raccolto l’eredità. L’influenza dell’artista urbinate si ritrova infatti nei “d’après” di Luigi Ontani, Salvo e Francesco Vezzoli, nel tratto di Pablo Picasso, nella magia pittorica di stampo classico di Giorgio de Chirico e Antonio Donghi, nella figurazione celebrativa di Carlo Maria Mariani e nelle fotografie digitali di Mariella Bettineschi.

 
 


 
 

 
 


 
 

 
 


 
 

E ancora, nelle opere “impacchettate” di Christo, nelle figure femminili ritratte da Omar Galliani, nella ricerca formale combinata a enigma di Pietro Roccasalva e nei lavori di tre artisti concettuali che dialogheranno con l’opera del Sanzio in un excursus attraverso i secoli: Ettore Spalletti, capace di fare propria l’intimità universale che ha attraversato la storia dell’arte; Luciano Fabro, che evoca uno dei capolavori di Raffaello, e Giulio Paolini, che presenta un’opera inedita realizzata proprio a partire dal San Sebastiano.

 
 


 

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