FONDAZIONE PESENTI ETS

arcVision Prize 2015

L’architetto svizzero Angela Deuber vince la terza edizione dell’arcVision Prize – Women and Architecture.

 

Menzioni d’onore per Kate Otten (Sudafrica), Patama Roonrakwit (Tailandia) e Samira Rathod (India).

 

La Fondazione Pesenti supporta l’arcVision Prize – Women and architecture, che premia dal 2013 l’architettura al femminile e in occasione dell’Esposizione Universale a Milano consegna il premio speciale WE-Women for Expo a Paula Nascimento, progettista del Padiglione dell’Angola a Expo 2015.

 
 
 
 
 


 
 

Bergamo, 6 marzo 2015 – È Angela Deuber la vincitrice della terza edizione dell’arcVision Prize – Women and Architecture, premio internazionale di architettura al femminile. Nella motivazione per l’assegnazione del premio la giuria ha dichiarato: “Angela Deuber è una delle più giovani nominate in questa edizione. Riconosciamo nel suo lavoro nuove direzioni per l’architettura che al tempo stesso condensano con successo gli aspetti importanti per la ricerca strutturale della costruzione e dell’uso dei materiali, insieme al coinvolgimento e all’impegno per un decisivo ruolo sociale delle donne architetto”.

 
 

L’architetto svizzero, nata nel 1975, è stata scelta dopo due giorni di lavori e confronto dalla Giuria composta anche quest’anno da professioniste di eccellenza sia in ambito architettonico che socio-economico: Shaikha Al Maskari (membro del Consiglio Direttivo dell’Arab International Women’s Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello studio di architettura Odile Decq),
Yvonne Farrell (socia fondatrice dello studio di architettura Grafton Architects) Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Mani Ratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana), Samia Nkrumah (presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Benedetta Tagliabue (titolare dello studio Miralles Tagliabue EMBT), Martha Thorne (direttore Pritzker Prize, il “Nobel” dell’architettura).
 
 


 
 

 
 


 
 

L’arcVision Prize si pone l’obiettivo di sottolineare idee e progetti con una forte impronta di innovazione e funzionalità, che siano al contempo sostenibili e socialmente significativi. Un accento sulla visione ‘femminile’ dell’architettura, al fine di rigenerare e progettare le architetture esistenti e future.

 
 


 
 

 
 

«Nell’anno in cui Milano ospita l’Esposizione Universale – afferma Carlo Pesenti, Presidente della Fondazione arcVision Prize ha voluto coinvolgere nella terza edizione del proprio premio di Architettura le Ambassador di WE-Women for Expo, nella convinzione che la “buona architettura” sia fatta di capacità creative e tecniche, ma anche di immaginazione, di sentimenti, di cuore. Qualità che le donne sanno esaltare, riempiendo di significato e di sensibilità la loro attività quotidiana, che sia essa recitare, fare sport, guidare un’impresa o progettare un nuovo edificio».  

 
 

«L’arcVision Prize – prosegue Pesenti – vuole premiare idee e progetti innovativi, sostenibili e sociali, orientati alla bellezza e alla funzionalità del costruire e dell’abitare. Il premio vuole portare in primo piano quella visione ‘femminile’ dell’architettura capace di coniugare tecnologia e ambiente, materiali e forma, stile ed efficienza nella rigenerazione delle città e del territorio».

 
 


 
 

 
 

Sono molto felice, e lo dico senza retorica, di partecipare a questa terza edizione di ArcVision Prize – ha dichiarato Diana Bracco, Presidente di Expo Milano 2015 e Commissario del Padiglione Italiano – Eccellenza qualitativa, capacità creativa, attenzione alla sostenibilità, tenendo anche conto delle implicazioni sociali e culturali del contesto di lavoro: questo lo spirito che anima le bravissime architette impegnate in questa competizione, ed è questo lo spirito che animerà anche l’Expo.

L’architettura d’avanguardia non caratterizzerà soltanto il Padiglione Italia: grandi archistar hanno firmato molti dei Padiglioni degli altri partecipanti, e anche per questo la nostra Esposizione sarà ricordata come una delle più affascinanti e innovative: tanti Paesi hanno deciso di fondere nelle stesse sagome degli edifici i propri paesaggi e le proprie tradizioni alimentari, in accordo col tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. 

 
 


 
 

Da molti valori condivisi è nata la collaborazione con WE-Women for Expo, un progetto di Expo Milano 2015 in collaborazione con Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

 
 

“L’impegno di arcVision Prize – Women and Architecture – dichiara Marta Dassù, Presidente Esecutivo di WE-Women for Expo – rappresenta un esempio importante di valorizzazione del talento femminile nell’architettura che WE-Women for Expo appoggia con convinzione.

Inoltre, arcVision Prize –  Women and Architecture promuove il dialogo fra diverse professionalità su scala internazionale, un fattore di cruciale importanza che sta alla base del progetto WE-Women for Expo”.

 
 


 
 

PREMIO SPECIALE WE-WOMEN FOR EXPO A PAULA NASCIMENTO

 
 

 
 

Nel corso della serata, arcVision Prize, che quest’anno si arricchisce della collaborazione con WE-Women for Expo, il progetto di Expo Milano 2015 volto a creare una rete mondiale di donne per Nutrire il pianeta, ha voluto premiare Paula Nascimento figura emergente dell’architettura contemporanea e progettista del Padiglione dell’Angola a Expo 2015.

Presenti alla Premiazione Albina Assis Pereira Africano (Commissario Generale dell’Angola e Presidente Steering Committee dei Commissari Generali a Expo 2015), S.E. Florencio Mariano da Conceicao de Almeida (Ambasciatore d’Angola in Italia) e Luís Eugenio Saraiva de Carvalho (Primo Segretario dell’Ambasciata d’Angola in Italia).
 
 

 
 

A consegnare il premio l’ambasciatrice di WE-Women for Expo, Arianna Fontana, giovane pattinatrice di short track, vincitrice di un argento e quattro bronzi olimpici e della Coppa del Mondo di short track 2012 nella specialità dei 500 metri.

 
 


 
 

MENZIONI D’ONORE 

 
 

Samira Rathod (India)

 
 

Numeri importanti quelli di questa terza edizione: 50 candidature, una short list 21 progettiste provenienti da 16 Paesi – tutti i continenti rappresentati: Spagna, India, Messico, Italia, Francia, Svizzera, Olanda, Usa, Giappone, Egitto, Sudafrica, Tailandia, Marocco, Australia, Grecia, Giordania.

 
 

La Giuria, coordinata nel corso delle sessioni di lavoro da Stefano Casciani, Direttore Scientifico del Premio, ha inoltre assegnato menzioni d’onore a Kate Otten (Sudafrica), Patama Roonrakwit (Tailandia) e Samira Rathod (India).

Kate Otten (Sudafrica)

 
 

Obiettivo di arcVision Prize è la valorizzazione del ruolo delle donne nell’attuale scenario dell’architettura mondiale, con particolare attenzione per quelle qualità che una progettista moderna deve avere per affrontare la propria professione con originalità, alla ricerca di soluzioni avanzate e non convenzionali, e con una sensibilità più forte e più matura per il contesto umano e sociale.

 
 

La selezione delle finaliste è stata effettuata tra professioniste segnalate da un gruppo di Advisor internazionale e poi valutate da una Commissione tecnico-culturale, per definire la shortlist finale e sottoporla al giudizio della giuria.

 
 

Patama Roonrakwit (Tailandia)

Le progettiste segnalate per concorrere al Premio finale, devono aver progettato ed essere firmatarie/co-firmatarie di almeno un’opera (costruita o in fase di progettazione esecutiva) in cui emergano soluzioni e valori sostanzialmente innovativi sotto il profilo funzionale e tecnologico, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità.

 
 

arcVision Prize intende in questo modo far emergere le più interessanti personalità di architetto donna presenti nel panorama internazionale.

 
 

Il Premio consiste in un progetto di ricerca e workshop della durata di due settimane (in occasione della Milano Design Week, aprile 2015). È inoltre riconosciuto un premio di natura economica (€ 50.000), con il conferimento di autorità alla vincitrice di destinarne una parte a iniziative progettuali con finalità sociale a sua scelta.

 
 


 

Cartella stampa

 


 

Martha Thorne, nella giuria dell’arcVision Prize, annuncia la vincitrice e le menzioni d’onore