FONDAZIONE PESENTI ETS

Sviluppo sostenibile, un percorso comune per i paesi maturi e le economie emergenti

Il Premio Nobel J. Stiglitz al convegno annuale della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti:
“La globalizzazione un processo inevitabile”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 

“Sviluppo sostenibile, un percorso comune per i paesi maturi e le economie emergenti”. Un ipotetico ponte in grado di mettere in diretto contatto i paesi industrializzati con quelli emergenti, per cercare di affrontare i temi dello sviluppo globale, su una strada comune di sostenibilità.
 
 


 
 

E’ stato questo il filo conduttore che ha guidato il tema del quarto convegno annuale della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti tenuto al Centro Congressi di Bergamo e dedicato quest’anno allo sviluppo Sostenibile: un percorso comune per i paesi maturi e le economie emergenti.

 
 


 
 

Dopo il saluto di apertura del Presidente della Fondazione, Giovanni Giavazzi, gli oltre quattrocento ospiti presenti all’incontro hanno seguito l’intervento del premio Nobel per l’Economia Joseph E. Stiglitz, che con il suo progetto di “Initiative for Policy Dialogue” aveva analizzato errori e benefici della globalizzazione, con lo scopo di indicare ai paesi emergenti tutte le possibili alternative di politica economica e promuovere un’ampia e consapevole partecipazione della società civile alle decisioni.

 
 


 
 

Joseph E. Stiglitz: la globalizzazione un processo inevitabile.

 

Un esame approfondito, passato negli anni successivi attraverso gli studi – premiati con il Nobel nel 2001 – sulle asimmetrie informative e il loro impatto sul funzionamento dei mercati; che ha portato Stiglitz ad affermare che la globalizzazione è un processo inevitabile. Ed è possibile farla funzionare in direzione del benessere dei paesi più arretrati e dei cittadini dei paesi avanzati attraverso un mix di politiche di solidarietà e di intervento delle istituzioni internazionali.

 
 
 

Secondo Stiglitz la globalizzazione economica è una forza positiva, capace di incentivare la crescita e di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere del pianeta. È quindi necessario un ripensamento degli accordi commerciali, delle politiche economiche imposte ai paesi in via di sviluppo, degli aiuti internazionali, del sistema finanziario globale.

 
 
 
 


 
 

Le riforme

 
Queste e altre riforme  permetterebbero alla globalizzazione di sviluppare tutte le sue potenzialità, nel rispetto della democrazia e della giustizia sociale. Nel corso dell’incontro si sono quindi succeduti i contributi video di Al Gore, Premio Nobel per la Pace 2007, di TaoTao Chen, docente Center for China – Tsinghua University, Pechino; di Barack Obama, senatore democratico candidato alle Presidenziali Usa 2008 e di Suketu Metha, scrittore e giornalista, finalista del premio Pulitzer 2005.

In particolare, Al Gore nel suo messaggio ha sottolineato come sul piano ambientale: “siamo di fronte ad un’emergenza planetaria, un’emergenza che minaccia il futuro della civilizzazione e dell’umanità.

 

I membri della comunità imprenditoriale globale, i governi e la società civile hanno tutti una responsabilità per quello che concerne la crisi del clima. Qualche intervento è stato avviato: l’Italia in particolare è al settimo posto al livello mondiale per capacità eolica installata, e dal 1990 ha raddoppiato le proprie risorse rinnovabili complessive.

 

Deve quindi continuare su questa strada, accelerando il passo, ma è un percorso possibile solo con una partnership più stretta tra Governo e industria”.

 
 


 
 

Tavola Rotonda

 

Il Convegno della Fondazione si è concluso con una tavola rotonda a cui, oltre a Stiglitz, hanno partecipato: Tito Boeri, Professore di Economia all’Università Bocconi e Moushira Khattab, Segretario Generale del National Council for Childhood and Motherhood, in Egitto e vice presidente del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia.

Carlo Pesenti, ha sottolineato nel corso delle conclusioni del Convegno la coerenza delle politiche del Gruppo con i principi della Sostenibilità. “Per noi questa scelta ha significato la creazione di un gruppo industriale capace di esprimere un pensiero moderno e innovativo; e la grande capacità delle diverse realtà presenti nel Gruppo di lavorare insieme per vincere insieme nella competizione del mercato locale.

La nostra disponibilità al cambiamento – ha aggiunto – ci ha spinto ad ancorare la nostra politica di sviluppo industriale ad alcuni principi fondanti, capaci di mettere in pratica quell’integrazione tra dimensione globale e realtà locale; alla base della nostra identità aziendale”.

 
 


 
 

Giampiero Pesenti, nel ringraziare i relatori intervenuti al Convegno ha ricordato il legame fra il professor Stiglitz e l’Università di Bergamo che lo aveva insignito di una Lauraea Honoris Causa. “E’ un segno positivo della convergenza di straordinarie qualità: il pensiero dell’autorevole economista, la sua vivacità e generosità intellettuale e lo spirito di iniziativa e di modernità del nostro territorio”.

 
 


 
 
Comunicato Stampa 
CV Al Gore
CV Barack Obama
CV Joseph Stiglitz
CV Moushira Khattab
CV Suketu Mehta
CV Taotao Chen
CV Tito Boeri
CV Giovanni Giavazzi
CV Giampiero Pesenti
CV Carlo Pesenti
CV Cristina Sassoon
 
 


 
 

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