FONDAZIONE PESENTI ETS

Investire nell’Utile. Le nuove frontiere del welfare.

La crisi economica ha minato le condizioni di welfare, in passato tradizionalmente “delegate” in ampia misura allo Stato e a enti pubblici. Costruire modelli più efficaci ed efficienti è la sfida avviata dal “venture philanthropy”, a cui guardano anche Fondazioni e Terzo settore.

Molte fondazioni stanno modificando i propri modelli operativi puntando su competenze professionali e modalità imprenditoriali in grado di offrire strumenti e soluzioni sostenibili sul piano economico e responsabili sul piano sociale.

 
 
 
 


 

Bergamo 19 novembre 2016 – Si è tenuto oggi a Bergamo il Convegno 2016 della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti. “Investire nell’utile. Le nuove frontiere del welfare“.

 

Italiani, brava gente? È partita da una provocazione di Nando Pagnoncelli la riflessione promossa dall’annuale convegno di Fondazione Pesenti. Che ha visto protagonisti alcuni dei principali esponenti istituzionali, accademici e delle maggiori iniziative di imprenditorialità sociale che mirano all’innovazione e alla sostenibilità di lungo periodo.

 

«Portare al centro dell’attenzione la necessità di affrontare le complessità di un nuovo sistema di welfare è non solo importante ma urgente – ha sottolineato Carlo Pesenti, presidente della Fondazione e Consigliere delegato della holding Italmobiliare Spa – in quanto è in primo luogo indispensabile una consapevolezza condivisa delle sfide che la società si trova ad affrontare.

 

Su questa idea, e sulla necessità di elaborare nuovi strumenti culturali e finanziari abbiamo impostato la mission della nostra Fondazione, che mira a diventare uno strumento per la promozione e la diffusione di una cultura dell’innovazione, tramite lo sviluppo di idee, progetti e azioni capaci di creare un impatto positivo a livello sociale».

 


 

Un nuovo modello di welfare

 

Un nuovo modello di welfare che deve inevitabilmente fare i conti con stringenti vincoli di bilancio, ha ricordato Elsa Fornero, professore ordinario di economia all’Università di Torino ed ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

“È necessario evidenziare i vincoli di bilancio che hanno imposto politiche di welfare più rigorose. Il sistema pensionistico pubblico è un contratto fra generazioni che spesso nella realtà finisce per essere sbilanciato danneggiando quelle più giovani.

 

Pertanto sono essenziali nuovi strumenti di tutela e salvaguardia dei diritti primari della persona che siano insieme sostenibili sul piano economico e giusti sul piano sociale. Le riforme devono essere spiegate e intese come investimento. Nel breve sono un sacrificio ma creano le aspettative per un miglioramento nel domani”.

 


 

Verso la Venture Philanthropy

 

Un complesso percorso verso la Venture Philanthropy, quello del convegno 2016 della Fondazione Pesenti, che si è articolato in due panel partendo da un’analisi economico/istituzionale focalizzata sul sistema di welfare attuale e sulle situazioni di vulnerabilità generate dalla crisi e proseguendo con un dibattito sulle opportunità di ottimizzare le risorse a disposizione utilizzando elevate competenze professionali e manageriali, senza flettere dall’obiettivo del sostegno sociale.

 

I due momenti del convegno sono stati moderati dai giornalisti Federico Fubini e Annalisa Bruchi, mentre l’intervento del comico Enrico Bertolino ha saputo proporre un racconto diverso della nuova filantropia, leggero ma nello stesso tempo forte ed esplicito nel sostenere la necessità di un approccio nuovo che sia in grado di coniugare l’entusiasmo del no-profit e l’organizzazione dello yesprofit… vai al comunicato stampa

 


 

PROGRAMMA

 

fondazione-convegno

 


 

Benvenuto

 

CARLO PESENTI, Presidente Fondazione Cavaliere del Lavoro Carlo Pesenti


 


 

Analisi d’apertura 

 

NANDO PAGNONCELLI, Presidente e amministratore delegato Ipsos Italia


 


 

Tavola Rotonda

 

Moderatori

 
FEDERICO FUBINI, Giornalista e scrittore
 
ANNALISA BRUCHI, Giornalista e conduttrice televisiva
 


 

Gli interventi si sono svolti in due sessioni articolate in:

 

PRIMO PANEL

 

Analisi di apertura economico/istituzionale focalizzata sul sistema di welfare attuale e sulle situazioni di vulnerabilità generate dalla crisi;

 

MARIO CALDERINI, Professore ordinario Politecnico di Milano, delegato italiano della Task Force del G8 per la Social Impact Finance
 
ELSA FORNERO, Professore ordinario di economia, Università di Torino, ed ex Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
 
IVAN LO BELLO, Presidente Unioncamere
 
LIA QUARTAPELLE, Deputata Commissione Esteri, relatrice alla Camera del Ddl sulla riforma della cooperazione allo sviluppo
 
GIANNI RIOTTA, Giornalista e scrittore

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Da destra: Mario Calderini, Elsa Fornero, Ivan Lo Bello, Lia Quartapelle, Gianni Riotta e Federico Fubini (moderatore).
 


 

Interventi

 


 


 

Dibattito Primo Panel

 

 


 

A chiusura del primo panel

 

L’intervento di ENRICO BERTOLINO, attore, comico e formatore aziendale.

 

Un “racconto” insolito, un collegamento tra le due sessioni, volto a catturare un pubblico ampio sulla necessità, nonostante un ambito di dibattito per molti aspetti “difficile”, di una innovazione continua e di avanzare una proposta che guarda avanti, anche trovando un nuovo modo “diverso/leggero” di raccontarla.

 


 

SECONDO PANEL

 

Dibattito relativo alle opportunità di ottimizzare le risorse destinate al welfare utilizzando elevate competenze professionali e manageriali, senza flettere dall’obiettivo del sostegno sociale.

 
 

LUCIANO BALBO, Presidente e fondatore di Oltre Venture
 
 
ELENA CASOLARI, Presidente Esecutivo Opes Impact Fund, AD Fondazione ACRA
 
 
EMILIO CIARLO, Dirigente Rapporti Istituzionali Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
 
 
GIANGI MILESI, Presidente Cesvi;
 
 
PAOLA PIERRI, Fondatrice Pierri Philantrophy Advisory, ex DG banca investimenti Unicredit
 
 
ZENO STAUB, Chief Executive Officer, Vontobel
 
 

convegno-fondazione-2016-investire-nellutile-crop-2Da destra: Luciano Balbo, Elena Casolari, Emilio Ciarlo, Giangi Milesi, Paola Pierri, Zeno Staub e Annalisa Bruchi (moderatore).
 


 

Interventi


 

 

 

 

 

 


 

Dibattito Secondo Panel

 

 


 

Intervento istituzionale di chiusura

 
GIORGIO GORI, Sindaco di Bergamo
 

 
 


 
 

Gallery

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Comunicato stampa

Rassegna stampa

Programma

Invito

3 risposte

  1. PBN sites
    We shall create a structure of private blog network sites!

    Pros of our private blog network:

    We perform everything so GOOGLE doesn’t understand THAT this A PBN network!!!

    1- We acquire domain names from distinct registrars

    2- The main site is hosted on a VPS hosting (Virtual Private Server is high-speed hosting)

    3- Additional sites are on various hostings

    4- We assign a distinct Google ID to each site with verification in Search Console.

    5- We create websites on WordPress, we don’t utilize plugins with assisted by which Trojans penetrate and through which pages on your websites are established.

    6- We do not reproduce templates and use only exclusive text and pictures

    We never work with website design; the client, if wished, can then edit the websites to suit his wishes

  2. Your point of view caught my eye and was very interesting. Thanks. I have a question for you.

  3. Understanding COSC Validation and Its Importance in Watchmaking
    COSC Certification and its Demanding Standards
    Controle Officiel Suisse des Chronometres, or the Controle Officiel Suisse des Chronometres, is the official Switzerland testing agency that certifies the accuracy and precision of timepieces. COSC certification is a mark of superior craftsmanship and trustworthiness in timekeeping. Not all watch brands follow COSC accreditation, such as Hublot, which instead follows to its own strict criteria with movements like the UNICO calibre, achieving comparable precision.

    The Art of Exact Timekeeping
    The central system of a mechanized timepiece involves the mainspring, which delivers power as it unwinds. This system, however, can be susceptible to external factors that may affect its accuracy. COSC-certified movements undergo demanding testing—over fifteen days in various circumstances (5 positions, 3 temperatures)—to ensure their resilience and dependability. The tests evaluate:

    Typical daily rate precision between -4 and +6 seconds.
    Mean variation, peak variation levels, and effects of temperature changes.
    Why COSC Accreditation Matters
    For timepiece aficionados and collectors, a COSC-validated timepiece isn’t just a piece of technology but a testament to lasting quality and accuracy. It symbolizes a timepiece that:

    Provides excellent dependability and precision.
    Provides confidence of quality across the entire design of the watch.
    Is likely to maintain its value better, making it a smart investment.
    Famous Chronometer Manufacturers
    Several famous brands prioritize COSC certification for their timepieces, including Rolex, Omega, Breitling, and Longines, among others. Longines, for instance, offers collections like the Record and Spirit, which highlight COSC-validated mechanisms equipped with cutting-edge substances like silicone balance suspensions to boost resilience and performance.

    Historical Context and the Development of Timepieces
    The concept of the chronometer dates back to the requirement for precise chronometry for navigational at sea, emphasized by John Harrison’s work in the eighteenth century. Since the official foundation of Controle Officiel Suisse des Chronometres in 1973, the accreditation has become a standard for evaluating the accuracy of high-end watches, sustaining a legacy of superiority in horology.

    Conclusion
    Owning a COSC-accredited watch is more than an aesthetic choice; it’s a dedication to excellence and precision. For those valuing accuracy above all, the COSC certification offers peacefulness of thoughts, guaranteeing that each accredited watch will function dependably under various circumstances. Whether for individual contentment or as an investment decision, COSC-validated watches stand out in the world of horology, carrying on a legacy of meticulous chronometry.

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